Articolo 21: è vietata qualsiasi forma di discriminazione. Cita la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, ed è uno
studio su testi del drammaturgo Harold Pinter, lo spettacolo che
domani, mercoledì 10 giugno, alle
ore 16 va in scena alle
Scuderie Aldobrandini di Frascati.
Attori d’eccezione, i giovani e giovanissimi che hanno frequentato il laboratorio teatrale “Il Sasso nello stagno”, un progetto rivolto agli adolescenti e realizzato nell’ambito del Piano Sociale di Zona del Distretto Socio-sanitario RM H1 con la supervisione tecnico-scientifica degli operatori del Progetto SPIN – Spazio Incontro Adolescenti della ASL RM H1 e gestito dall’associazione “DIRITTI”… & rovesci” Onlus.
Tra poche ore, dunque, si va in scena. L’emozione è tanta, e il bello è proprio questo. “Il Sasso nello stagno”, infatti, non è stato un classico laboratorio teatrale incentrato sulle tecniche di recitazione, bensì un percorso esperienziale che ha utilizzato il teatro per “sperimentare la vita”.
Alla base, la richiesta dei ragazzi di lavorare su emozioni e relazioni. Il percorso verso il palcoscenico – spiega una nota di regia stesa dai partecipanti al laboratorio insieme a Francesca Moretto, responsabile del laboratorio – è partito quindi dall’esplorazione delle emozioni più forti e coinvolgenti provate dai giovani: rabbia, aggressività, paura, desiderio di affermare se stessi, di esprimersi, bisogno di sentirsi accettati. Queste emozioni sono state esplorate principalmente dal punto di vista corporeo, con l’aiuto di alcuni testi di Harold Pinter, lo scrittore e poeta britannico insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2005.
Attingendo ad estratti da Il bicchiere della staffa e Il linguaggio della montagna, che testimoniano l’impegno dell’autore contro ingiustizia e repressione, i giovani attori hanno scelto di portare in scena la tematica della discriminazione, sentendola vicina alla loro esperienza: “Si viene discriminati se non ci si veste alla moda, se non si possiede l’ultimo modello di smartphone, se non si risponde a precisi canoni estetici o se non si condividono le passioni della maggioranza per il calcio, i social network, i reality show…”, spiegano.
Per approfondire la tecnica teatrale ci sarà tempo: per questa volta “Il Sasso nello stagno” ha privilegiato il
percorso individuale e di gruppo dei giovani che hanno partecipato al progetto. E il lavoro sulle emozioni ha dato vita a uno “studio” molto sentito:
“La performance che abbiamo costruito vuol rivendicare il diritto di essere noi stessi, tutti diversi e proprio per questo individui unici, denunciando ogni forma di emarginazione ed esclusione”, spiegano attori e regista. Domani pomeriggio si va in scena, affrontando emozioni e storia per leggere il presente e costruire il futuro.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito.