Proficua riunione, ieri mattina, per il gruppo di lavoro “La rete che tutela”. Attorno al tavolo, nella sala consiliare del Comune di Monte Porzio Catone, si sono riuniti personale dei servizi sociali e sociosanitari di Comuni e ASL, docenti e dirigenti scolastici, rappresentanti del Terzo settore, i vertici della Compagnia Carabinieri di Frascati e del Commissariato di Polizia di Frascati (che comandano le Forze dell’ordine presenti nei vari comuni del territorio) e il personale dell’Ufficio di Piano del Distretto Sociosanitario RM H1. Tutti al lavoro per la stesura del protocollo interistituzionale che a breve formalizzerà in un documento condiviso le competenze e le prassi operative da mettere in atto quando più realtà e istituzioni del territorio si trovano a collaborare su casi di tutela dei minori e per la prevenzione di maltrattamento e abuso.
“La rete che tutela” a grandi passi verso il protocollo interistituzionale per la tutela dei minori
Il documento è infatti in dirittura d’arrivo: dopo una fase di condivisione e di riflessione comune sulle buone pratiche, le varie parti coinvolte (servizi sociali, scuole, forze dell’ordine, realtà del terzo settore…) hanno presentato i loro contributi che sono confluiti in una bozza di protocollo. Nelle prossime settimane la bozza sarà messa a punto. Seguirà l’approvazione del protocollo da parte di ciascuna istituzione coinvolta nella “rete che tutela”.
Il 21 maggio una giornata di formazione con la presenza di Stefania Crema, avvocato e docente dell’Università Cattolica di Milano si focalizzerà sugli aspetti operativi dando il via all’elaborazione delle linee guida del Protocollo, che definiranno in modo puntuale competenze, ruoli e azioni degli attori coinvolti.