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Innova-Tu: Regione Lazio lancia una consultazione pubblica a cittadini e Terzo Settore per ricevere idee e contributi utili alla redazione di un bando sui temi dell’innovazione sociale

Notizie    0 Commenti     26/06/2014

La Regione Lazio pubblicherà prossimamente un bando per l’innovazione sociale: l’obiettivo è quello di promuovere e finanziare progetti che supportino la ridefinizione del sistema regionale delle politiche sociali a partire da strategie inclusive, come previsto dalla proposta di riforma che la Giunta regionale ha approvato nel 2013 e che è attualmente in discussione in Consiglio.

La Regione intende costruire questo bando in maniera partecipata: perciò, attraverso l’avviso pubblicato sul sito delle Politiche sociali, ha avviato  una consultazione aperta a tutti i cittadini e ai soggetti del Terzo Settore(associazioni, volontariato, cooperazione e impresa sociale).

Tutti sono invitati a inviare (entro il 1° luglio) idee progettuali su come dovrà essere redatto il bando. Alcuni dei settori strategici individuati dalla Regione sono l’agricoltura sociale, la rigenerazione urbana, ilturismo sociale, i nuovi modelli di erogazione diservizi alla persona, la green economye lablue economy. La Regione fa sapere di essere “naturalmente aperta a tutte le proposte, purché fondate su principi diequità,efficienza esolidarietà socialea partire da percorsi di politiche attive”.

La consultazione è aperta dal 17 giugno e per contribuire con le proprie idee c’è tempo fino a martedì 1 luglio 2014. Idee e contenuti dovranno essere trasmessi via email all’indirizzo impresasociale@regione.lazio.it con un abstract delle dimensioni di una cartella.

I contenuti saranno ricevuti dalla Regione Lazio ai fini del processo consultivo e non costituiranno vincoloper l’Amministrazione.

“Crediamo molto in questa consultazione – spiega l’avviso regionale: – abbiamo bisogno di sperimentare una nuova governance allargata alla partecipazione della cittadinanza attiva, che possa sostenere il nuovo modello di welfare che vogliamo per il Lazio, un welfare inclusivoe non assistenzialista, capace di valorizzare i processi e le filiere attive delle nostre comunità. Lo scambio e il confronto tra pubblico e privato produrrà certamente una contaminazione virtuosa”.

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