Giovedì 4 giugno, nell’ambito della giornata “10 e lode” con gli alunni dell’Istituto Comprensivo Cambellotti di Rocca Priora, sarà presentato il progetto scolastico “Trasformiamo il bullismo”, che è anche una proposta di legge della Regione Lazio per contrastare il fenomeno soprattutto nelle scuole, dove spesso affonda le radici e se ne possono riconoscere – e prevenire – le prime manifestazioni. Interverrà anche il nostro Distretto.
L’appuntamento è all’Auditorium della BCC di Rocca Priora, in via della Rocca, a partire dalle 10 del mattino. Alla giornata parteciperanno, oltre al sindaco di Rocca Priora Damiano Pucci, agli amministratori comunali, al dirigente scolastico dell’I. C. Cambellotti Laura Micocci e ai docenti, il presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori e il vicepresidente del Consiglio regionale Massimiliano Valeriani, primo firmatario della proposta di legge contro il bullismo.
Accanto allo
psicologo scolastico Giuseppe Angelino e al
direttore sanitario del Distretto ASL RM H1 Carla Paradisi, interverrà anche
Tommasina Raponi,
psicologo,
coordinatore dell’Ufficio di Piano del Distretto Socio-Sanitario RM H1, che traccerà una panoramica dalle raccomandazioni europee in materia di bullismo ai progetti in atto nel Distretto Socio-Sanitario RM H1, dove – tra i vari interventi – è in fase di elaborazione un protocollo interistituzionale sperimentale per la tutela dei minori e la prevenzione di maltrattamento e abuso.
Fra le forme di violenza da contrastare, anche il bullismo: un vero e proprio allarme sociale, dal momento che – secondo un’indagine curata da Doxa Kids in collaborazione con Telefono Azzurro, coinvolgendo 1500 ragazzi tra gli 11 e i 19 anni di età su tutto il territorio italiano – il 35% dei giovani è stato vittima di episodi di bullismo, e in 1 caso su 3 è accaduto a scuola.
“La vera prevenzione è prima di tutto educativa – dice Raponi: – occorre agire in famiglia per valorizzare la capacità dei ragazzi di stabilire relazioni emotive soddisfacenti, e sostenere questa capacità in tutti gli altri contesti che i giovani frequentano. Per questo è molto importante attivare una rete di governance per il contrasto del fenomeno a 360 gradi”.